Tamoxene compresse rivestite Tamoxifene Citrato
Sono state riportate in letteratura interazioni farmacocinetiche con inibitori del CYP2D6 (citocromo P450), con riduzione del 65-75% dei livelli plasmatici di un metabolita attivo del tamoxifene, il 4-idrossi-N-desmetiltamoxifene (endoxifene). In alcuni studi è stata riportata una ridotta efficacia del tamoxifene quando somministrato in concomitanza con alcuni antidepressivi SSRI (ad es. paroxetina). Quando possibile, la concomitante somministrazione di potenti inibitori del CYP2D6 (ad es. paroxetina, fluoxetina, chinidina, cinacalcet o bupropione) deve essere evitata (vedere paragrafi 4.4 e 5.2), poiché non si può escludere una riduzione dell’efficacia del tamoxifene. La concomitante somministrazione di farmaci che inibiscono CYP2D6 può portare alla riduzione della concentrazione del metabolita attivo endoxifene. Pertanto, la somministrazione di potenti inibitori dell’enzima CYP2D6 (ad.es. paroxetina, fluoxetina, chinidina, cinacalcet o bupropione) deve, quando possibile, essere evitata durante il trattamento con tamoxifene (vedere paragrafi 4.5 e 5.2). «I dati a 5 anni – ricordano dal Galliera – avevano già dimostrato un dimezzamento (-52%) delle recidive di cancro alla mammella invasivo o Dcis con babytam rispetto a placebo, e una riduzione ancora maggiore (-76%) del rischio di tumore all’altra mammella.
È consigliabile quindi che le pazienti in corso di terapia vengano sottoposte ad adeguati controlli dell’apparato genitale, in particolare dell’endometrio. Pazienti che dovessero riportare sanguinamento vaginale anomalo devono essere indirizzati ad uno specialista o al medico prescrittore. La decisione di sostituire il Tamoxifene con un altro farmaco è una scelta personale che dovrebbe essere presa in base alle esigenze individuali del paziente e alle raccomandazioni del medico. Se stai riscontrando effetti collaterali difficili da gestire con il Tamoxifene, o se il tuo cancro al seno non risponde al trattamento, potrebbe essere il momento di esplorare altre opzioni. Rendere più tollerabile la strategia preventiva basata sul tamoxifene sarebbe importante per aumentare il numero di donne che possono ricorrervi. Prima di modificare il dosaggio standard sarà tuttavia necessario dimostrare con certezza che il tamoxifene a basso dosaggio è efficace nel prevenire il tumore.
- Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.
- Lo stesso in caso di dolore toracico o dispnea che potrebbero essere sintomi di embolia polmonare, o se si presenta dolore addominale o un sanguinamento vaginale anormale che potrebbero indicare un possibile cancro dell’utero.
- I ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma hanno confrontato l’effetto della dose standard di tamoxifene con quello di dosi decrescenti (metà, un quarto e un ottavo della dose standard) andando a misurare la densità del tessuto mammario.
- In studi clinici con tamoxifene nel carcinoma mammario sono stati riportati secondi tumori primari a livello di siti diversi dall’endometrio e dalla mammella controlaterale; non è stata stabilita alcuna relazione causale e il significato clinico di queste osservazioni non è chiaro.
Conclusione: Come Assumere il Tamoxifene in Modo Sicuro
Giacché il tamoxifene può causare senso di nausea e lasciare un sapore metallico in bocca, alcune pazienti preferiscono prenderlo durante i pasti. Attualmente si ritiene che cinque anni siano la durata ideale per le pazienti in pre-menopausa, mentre per le pazienti in post-menopausa la durata è variabile. La terapia con TMX determina un miglioramento assoluto del 9% in termini di sopravvivenza a 10 anni nelle pazienti con cancro mammario.
Il tamoxifene è controindicato durante la gravidanza o in caso di assunzione di anticoagulanti. Alcune donne prendono per 3-5 anni, e poi passare a un altro inibitore dell’ormone ( di solito un inibitore dell’aromatasi Aquatest 100 mg Balkan Pharmaceuticals prezzo ) . Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino. Se ha qualsiasi dubbio sull’uso di questo medicinale, si rivolga al medico o al farmacista. Il medico deciderà la dose più adatta a lei e le indicherà quante compresse assumere.
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L’effetto di questi medicinali può essere reversibile, diversamente da quanto avviene con l’ablazione ovarica tramite radiazioni o intervento chirurgico (ooforectomia). Nelle donne gli agonisti dell’LHRH interrompono i cicli mestruali, ma questi, soprattutto nelle più giovani, possono ricominciare nel giro di 6-12 mesi dalla sospensione della terapia. In altre parole, una volta sospesa la cura l’ovaio torna a funzionare, anche se nelle donne più vicine alla menopausa questo non sempre si verifica. Nonostante ciò non è impossibile che si instauri una gravidanza nel corso del trattamento.
Infine, i pazienti dovrebbero seguire attentamente le istruzioni del loro medico per l’assunzione del tamoxifene. Vi è evidenza di eventi ischemici cerebrovascolari e tromboembolici, inclusi trombosi venosa profonda, trombosi microvascolare ed embolia polmonare, che si manifestano comunemente nel corso della terapia con TAMOXENE. Il rischio di eventi tromboembolici risulta aumentato con l’utilizzo di TAMOXENE in associazione a sostanze citotossiche.